Il Silbo Gomero: la lingua dei fischi nell’isola spagnola di La Gomera

Il Silbo Gomero: la lingua dei fischi nell’isola spagnola di La Gomera

Il Silbo Gomero è la lingua dei fischi nell’isola spagnola di La Gomera, risale a tempi antichissimi ma adesso è a rischio di estinzione.

LEGGI ANCHE: Spagna: Playa de las Palomitas è una spiaggia ricoperta da… popcorn!

Il Silbo Gomero: la lingua dei fischi nell’isola spagnola di La Gomera

Nella piccola isola delle Canarie La Gomera, un’antica lingua fischiettante che un tempo era quasi estinta sta ora vivendo un’entusiasmante rinascita.

Nelle aspre falesie di Barranco de Ávalo, un burrone nella piccola isola delle Canarie di La Gomera, si pratica la Silbo Gomero, la lingua locale dei fischi. Sebbene la maggior parte dei bambini preferirebbe alzare il telefono per comunicare, questa piccola isola delle Canarie li invita a pensare in modo diverso. La loro lingua quasi esista è una materia scolastica obbligatoria dal 1999. Quasi tutti i 22.000 residenti la comprendono insieme alla loro lingua madre, lo spagnolo delle Canarie.

Le lingue dei fischi, in diverse forme, esistono in ben “70 posti”. “In Turchia, ad esempio, il fischio è iniziato 500 anni fa durante l’Impero ottomano. Poi si è diffuso in tutte le regioni del Mar Nero e in Messico, possiamo ancora trovare comunicazioni fischiate in spagnolo.

Il Silbo Gomero è una delle lingue dei fischi più studiate e ufficialmente Patrimonio Culturale Immateriale dall’Unesco nel 2009. Utilizza sei suoni condensati per comunicare. Due fischi differenzianti sostituiscono le cinque vocali pronunciate in spagnolo, mentre solo quattro sostituiscono le 22 consonanti. Per imitare le parole si può allungare o accorciare il fischio.

Esistono diversi metodi di fischio sull’isola, anche se forse il più tradizionale è dimostrato dallo scultore locale José Darías. La sua scultura Whistling Tree al Mirador de Igualero, un punto panoramico a Vallehermoso, mostra la posizione corretta. Il dito indice dovrebbe essere piegato e posizionato all’interno della bocca mentre si fischietta con un palmo aperto accanto per amplificare il suono.

Le origini e la sua diffusione

L’origine di questa lingua non è ancora chiara. I libri di storia suggeriscono che il fischietto risale almeno al 1402 durante l’iniziale conquista spagnola delle Isole Canarie. E’ opinione diffusa che potrebbe risalire alle popolazioni indigene che vagavano per le regioni nordafricane più di 3000 anni fa.

Il fischio specifico di La Gomera ha trovato la sua strada in altre isole Canarie durante i tre anni di conquista spagnola e arrivò anche in Sud America. E’ sopravvissuto solo in un’altra isola delle Canarie: El Hierro, dove il fischio è ancora usato saltuariamente tra i residenti anziani.

Il Silbo Gomero si prestava alla conformazione geografica di La Gomera con i suoi profondi burroni. La gente del posto poteva sfruttare le sue rocce e i suoi burroni per far viaggiare il suono per diversi chilometri. Negli anni ’50, il Silbo Gomero era usato così frequentemente che spesso c’era una coda sparsa di contadini in attesa di inviare istruzioni attraverso le valli.

Il Silbo Gomero ha iniziato il suo declino negli anni ’60, quando le crescenti condizioni economiche hanno costretto molti dei lavoratori dell’isola ad emigrare in paesi più prosperi come Cuba e Venezuela, così come la vicina isola di Tenerife. Poco dopo, i telefoni sono diventati comuni e hanno minacciato del tutto l’estinzione della lingua.

Negli anni ’90, l’ascesa della tecnologia moderna e l’introduzione di nuove strade e sentieri su La Gomera hanno rimosso la necessità e la praticità di Silbo Gomero. Molti attivisti sono al lavoro per proteggere il suo futuro assicurando che le generazioni future non solo siano in grado di capire questi fischi, ma anche di utilizzarli.

Mentre il fischio ora si sente raramente, viene usato occasionalmente nelle poche parti dell’isola senza collegamento telefonico.

Lascia un commento