Siviglia: una delle cinque destinazioni turistiche più sicure

Siviglia: una delle cinque destinazioni turistiche più sicure

Siviglia, una meravigliosa città nel Sud della Spagna, è una delle cinque destinazioni turistiche più sicure per l’estate 2020.

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Siviglia: una delle cinque destinazioni turistiche più sicure

Il World Travel and Tourism Council (WTTC) ha lanciato il primo marchio mondiale per la salute e la sicurezza e ha incluso Siviglia nell’elenco delle principali destinazioni del pianeta con le maggiori garanzie di viaggio.

Ce ne sono solo cinque, per il momento: oltre a Siviglia, ci sono anche Barcellona, ​​il Portogallo, Cancun e l’Arabia Saudita.

Il sigillo, chiamato Safe Travel Stamp, è un marchio speciale di sicurezza e igiene per offrire tranquillità ai consumatori e quindi accelerare il recupero dei viaggi e del turismo nel mondo.

E, senza dubbio, evidenzia la stretta collaborazione tra settori pubblici e privati. Entrambi stanno lavorando durante questa crisi per promuovere un pilastro chiave dell’economia, il turismo, che rappresenta il 10,3% del PIL a livello nazionale.

Come ottenere il badge di destinazione più sicura?

Si può ottenere il badge solo se le destinazioni e le aziende che lo richiedono adottano e rispettano pienamente i protocolli standardizzati emanati dal WTTC per combattere la pandemia. Ciò vale già per Siviglia.

Oltre 200 amministratori delegati dei principali gruppi imprenditoriali nel settore turistico mondiale hanno approvato questo marchio. I protocolli devono essere garantiti. Seguono le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e del Centro per Disease Control and Prevention (CDC). Collaborano anche la International Air Transport Association (IATA), l’International Council of Airports (ACI) e l’International Association of Cruise Lines (CLIA) per garantire insieme l’allineamento dell’intero settore.

Siviglia è inclusa in questo elenco come destinazione popolare di prima classe nel mondo. Insieme a Barcellona, ​​sarà la prima città spagnola a rilasciare l’etichetta, che è stata richiesta anche da Madrid.

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